Percorso

Gravina e Solinas, attenti a quelle due

Un'intesa, un sodalizio, un progetto: quello di riportare il Solinas in Sardegna grazie alla caparbietà e al fiuto di due grandi donne del mondo del cinema. Cronaca della cinque giorni maddalenina intolata "La Valigia dell'Attore" che ha assistito al passaggio di famosi attori e sceneggiatori nazionali e alla cronica debacle degli addetti ai lavori isolani. di Enrica Anedda
 
Francesca SolinasDOPO L'ARTICOLO I VIDEO DI CINEMECUM
Diversamente dalle passate edizioni che avevano offerto ad alcune giovani attrice italiane la possibilità di rivelare sul palcoscenico i segreti più intimi della loro passione artistica, nell’edizione 2010 de “La Valigia dell’ Attore” non c'è stato nessuna ospite. Eppure, quest’anno più che mai, il festival ha offerto al pubblico il suo volto femminile. Anzi: due volti, quelli di Giovanna Gravina e di Francesca Solinas che in questa edizione hanno siglato una forte intesa e sono riuscita a riportare il Premio Solinas in Sardegna, in occasione del suo 25mo anniversario.
Ad aggiungere un pizzico di sapore femminile alla manifestazione, anche se un po’ malinconico, è stato il ricordo di Suso Cecchi D’amico che, per uno scherzo del destino, è scomparsa proprio lo stesso giorno della premiazione di quel “Solinas” che lei stessa aveva contribuito a fondare e della cui giuria fece parte per molti anni.
 
Giovanna GravinaSul palcoscenico del teatro “I colmi” Francesca Solinas insieme a Giorgio Arlorio ha ricordato il suo arguto senso dell’humour e l'immensa capacità empatica della più grande sceneggiatrice italiana. A proposito del Premio Solinas commentò: “E' un modo folle per tenere in vita un amico che ci ha lasciato”. Di fatto il Premio, come ha ricordato Stefano Rulli (fra i giurati di quest’ anno), è sempre stato un'occasione per fare gruppo fra gli sceneggiatori che un tempo, più di oggi, avevano l’abitudine a lavorare insieme.
La serata di sabato è stata densa di emozioni poi esplose con la nomina dei vincitori (primo premio di 12mila euro a "La notte Oscura" di Paolo Pintacuda) che insieme ai diciotto giurati hanno occupato l’intero palcoscenico prima di lasciare il posto a Servillo. L’attore ha ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica per i 25 anni di attività del Premio Solinas destinata al regista Paolo Sorrentino “quale personalità che meglio ha contributo a dar lustro al Premio”.
 
Toni Servillo a TavolaraDel regista, con il quale ha girato alcuni fra i migliori dei suoi film, l’attore de “Il Divo” ha sottolineato proprio il grande talento nello scrivere che egregiamente si affianca a quello di regista.
Insomma si respirava la storia del cinema italiano a La Maddalena in questi giorni di festival. E dispiace constatare che come per “Creuza de Ma” anche nell’arcipelago fossero assenti i registi sardi e gli altri operatori che pure avrebbe tanto da imparare. Troppo spesso ci si dimentica che i festival offrono grandi emozioni ma soprattutto sono occasione di incontri e momenti di dialogo e conoscenza che arricchiscono tutto il mondo artistico. Anche chi li fa e organizza dovrebbe esserne maggiormente consapevole. Noi isolani abbiamo bisogno di accogliere ma anche di aprirci ed essere accolti e introdotti. Il rischio, altrimenti, è che i festival diventino delle isole chiuse e, poiché a La Maddalena si è parlato anche di politica, l’analogia con gli uffici regionali dell’assessorato alla cultura è d’obbligo. Non si conoscono ancora, infatti, le graduatorie dei progetti di lungometraggio per il 2009 ed è impossibile avere la lista completa dei film che hanno partecipato ai bandi del 2008. Come se si trattasse di grandi segreti e non di notizie pubbliche.
 
Schirru e CabidduGli operatori cinematografici sono sempre più perplessi e noi non possiamo che fare nostro l’interrogativo che si è posta la Solinas, seguita dalla Gravina e da Cabiddu: “Ma cosa intende fare la Sardegna con il cinema?” Tutti quanti, volontari e professionisti, continuiamo a lavorare per la cultura in una situazione terrificante che non dà garanzie. Anche il Ministero quest’anno non ha ancora dato notizie sui contributi ai festival costringendo gli operatori a lavorare in condizioni di sempre maggiore precarietà. Ma davvero questo governo ha così tanto in spregio la cultura? Anna Maria Granatello, direttrice del Premio, ha pubblicamente annunciato che il Solinas vuole tornare in Sardegna e fa rabbia pensare che solo grazie alla caparbietà di due donne ostinate si sia potuto celebrare sull’isola il suo venticinquesimo anniversario.
 
Un momento della manifestazionePerchè La Valigia dell’Attore e il Premio Solinas assieme, come ha giustamente sottolineato Francesca Solinas possono far della Maddalena un'isola turistica con una inclinazione culturale che la renderebbe unica fra tutte le isole del Mediterraneo.
Lasciando lo splendido scenario dell’isola ritorna in mente il ritornello dell'omonima canzone di De Gregori, colonna sonora del festival: “Siamo venuti sin qua, siamo venuti per niente, perché per niente si va...” non si può fare a meno di pensare che, invece, con cinema e cultura si potrebbe andare molto lontano, soprattutto lontano dalle industrie inquinanti e anche dalla disoccupazione. Se solo i politici ci credessero.

 
Francesca Solinas
 

Stefano Rulli
 

La targa del Presidente della Repubblica a Paolo Sorrentino
 
 
3 agosto 2010
 Articoli correlati

E' a Tavolara il festival più bello del mondo

Una valigia piena di sorprese

L'accidia e la Capotondi

La prima volta di Biondini

Caterina, regina (ancora per poco?) mancata
 Quando il cinema è coast to coast
 A Tavolara c'è la notte di Marcias
 A Carloforte pensando a De Andrè
 Metti il cinema su un'isola
  
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni