"Strange days" di Kathryn Bigelow

Joe D’Amato: il cinema che non c’è più

"The grandmother" di David Lynch
Anche i grandi hanno iniziato con i corti! Hitchcock girò 9 corti muti; De Palma, realizzò dei film con una 16mm di seconda mano; Lucas nel '67 realizzò "THX-1138:4eb" girato 16 mm e che in seguito sarebbe diventato il suo primo lungometraggio “L’uomo che fuggì dal futuro”; Buñuel nel ’29 dirigerà con l’amico Dalì "Un chien andalou" vero manifesto del cinema surrealista.
“Totò contro il Pirata Nero” di Fernando Cerchio

“Il moralista” di Giorgio Bianchi
“Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale”?!?
E’ stato più forte di me. Ma in questo periodo, in cui si parla e straparla di morale pubblica e morale privata, di “utilizzatori finali”; di “mignottocrazia”, di veline, di politicizzazione della prostituzione, di mogli vilipese, di escort e, tra un mistero… Boffo e l’altro (Dario Fo mi perdoni per il gioco di parole!), verrebbe da pensare ad un clima molto pulp vista anche la somiglianza di cognomi tra il regista Quentin e il procacciatore di “accompagnatrici” salito alle cronache di questi mesi.
''Tex e il Signore degli abissi'' di Duccio Tessari

"I ragazzi venuti dal Brasile" di Franklin J. Schaffner

“Un tranquillo weekend di paura” di John Boorman

Ray Harryhausen: le mani che hanno fatto muovere i sogni
