"X-men, l'inizio" di Matthew Vaughn

"X-Men: First Class" - USA 2011 - regia di Matthew Vaughn.
Tornano gli X-MEN. Il film sugli X-MEN del 1999 è stato il capostipite della nuova generazione di film sui super eroi, specie targati Marvel. Dopo i fortunati BATMAN di Burton, e i SUPERMAN degli anni 70, targati DC COMICS, la MARVEL non era ancora riuscita a lanciare cinematograficamente i suoi supereroi, dopo degli ingenui e maldestri tentativi con SPIDERMAN e HULK negli anni 70 e un ritirato FANTASTIC FOUR negli anni 80.
Tornano gli X-MEN. Il film sugli X-MEN del 1999 è stato il capostipite della nuova generazione di film sui super eroi, specie targati Marvel. Dopo i fortunati BATMAN di Burton, e i SUPERMAN degli anni 70, targati DC COMICS, la MARVEL non era ancora riuscita a lanciare cinematograficamente i suoi supereroi, dopo degli ingenui e maldestri tentativi con SPIDERMAN e HULK negli anni 70 e un ritirato FANTASTIC FOUR negli anni 80.
Poi arriva Bryan Singer, alla regia di X-MEN. Un prodotto maturo, realistico, che presenta il gruppo di mutanti, temuti e cacciati dall'umanità nonostante le loro buone intenzioni.
La trilogia di film finisce con un ecatombe, alcuni personaggi muoiono, anche se si intuisce da un "easter-egg" dopo i titoli di coda, un possibile "ritorno". Ma la serie si conclude, viene realizzato un spin-off sulle origini di "Wolverine", uno dei mutanti preferiti dal pubblico, e non sappiamo quale avrebbe potuto essere l'epilogo.
La trilogia di film finisce con un ecatombe, alcuni personaggi muoiono, anche se si intuisce da un "easter-egg" dopo i titoli di coda, un possibile "ritorno". Ma la serie si conclude, viene realizzato un spin-off sulle origini di "Wolverine", uno dei mutanti preferiti dal pubblico, e non sappiamo quale avrebbe potuto essere l'epilogo.

Ecco quindi che i film sugli X-MEN ripartono… dal passato.
Parlare dei fumetti ha un senso relativo. La serie degli X-MEN, ideata da Stan Lee e Jack Kirby nasce nel 1963, (ispirato a un fumetto della concorrente DC comics, "Doom Patrol") e narra le vicende di un professore, Charles Xavier, costretto alla sedia a rotelle, che per una mutazione genetica (che l'era atomica ha amplificato) ha fortissimi poteri telepatici.

Ovviamente lo scontro bene - male è ingenuo come nella norma dei fumetti degli anni 60, anche se il concetto del supereroe temuto e odiato dalle persone, ma anche del ragazzino che affronta la trasformazione (i poteri si sviluppano nella pubertà) di se stesso e l'emarginazione, quindi un vivere problematico, in un periodo (gli anni 60) dove i giovani si sentivano "diversi", rivoluzionari e freak, è vincente.

E arriviamo al film…
"X-men, l'inizio" decide quindi di tornare proprio agli anni 60. E questa è già una connotazione vintage che affascina, un'ambientazione curata che incrocia la Storia, la baia dei Porci, Kennedy, la guerra fredda tra America e U.R.S.S.

Certo per i fan è un po' difficile digerire un completo stravolgimento della storia-fumetto. Rispetto ai comics i personaggi sono diversi, l'origine è diversa. E per quanto mi riguarda, avrei apprezzato un minimo di fedeltà, anche se in questo caso, tutto è vincolato ai film degli X-MEN realizzati, dove già le differenze erano notevoli. Soprattutto, dei primi reali 5 x-men originali, appunto Ciclope, Uomo ghiaccio, Angelo, Marvel Girl e Bestia, solo quest'ultimo è presente. Una volta accettato il fatto che questo è un altro universo, ci si tuffa in questo intrigo un po' Bond vecchio stile, in cui il cattivo Sebastian Shaw/Kevin Bacon e la socia Emma Frost/January Jones si muovono con uno stile e aplomb da cattivi di altri tempi.


Nel terzo X-MEN Xavier (pelato e camminante) e Lensherr (non ancora Magneto) reclutano negli anni 70 la giovane Jean Grey. Anche in questo film i due amici/nemici reclutano i primi x-men, ma la storia finisce negli anni 60 con la loro separazione e l'incidente di Xavier. Emma Frost è adulta negli anni sessanta mentre appare ragazzina negli anni 70 nel film di Wolverine.
Queste e altre piccole incongruenze, sono dettagli che sarebbe stato bello curare, come far costruire a Xavier e Lensherr "cerebro" il sistema per rintracciare mutanti, come detto nei film precedenti, invece di farlo costruire a Mc Coy. Una piccola cosa ma serve per far sentire gli appassionati all'interno di una "continuity" più coerente.

15 giugno 2011