Percorso

Un magro Natale ma con buoni propositi

Editoriale. di Enrica Anedda

Un altro magro Natale per registi e produttori, che a seguito dei due precedenti bandi in attuazione della legge regionale n. 15 del 20.09.2006 sul cinema, da tempo hanno presentato la domanda per ottenere i finanziamenti e ancora non hanno ricevuto alcuna risposta dalla Regione.

Alcuni ci hanno chiesto come mai “Cinemecum” non abbia denunciato con forza la situazione, contrariamente a quanto avevamo fatto quando era al governo la precedente giunta. In verità ci abbiamo provato: in vari incontri presso l'Assessorato alla Cultura, abbiamo manifestato il nostro disappunto e manifestato a voce e per iscritto la necessità di provvedere con urgenza a modificare la legge e a nominare la commissione, che ai sensi dell’art. 11, dovrà procedere alla selezione dei progetti. Qualcosa si è mosso.
 
Recentemente sono state apportate alcune delle modifiche richieste dai registi e ora i fondi di rotazione sono stati sostituiti con i contributi a fondo perduto mentre anche i singoli, non più solo le società di produzione, possono richiedere i finanziamenti. Ancora però rimangono molto perplessità che per essere superate richiederebbero ben altro impegno per rivedere la legge nel suo complesso. Per esempio non si comprende il senso di due differenti forme di finanziamento: i contributi e la coproduzione. In verità la differenza fra i progetti filmici sta solo nella capacità di fare profitti. Quando un'opera riesce a guadagnare la Regione dovrebbe avere diritto a ottenere parte degli utili, sempre. Ciò non toglie ovviamente che, se meritevoli, tutti i film, anche quelli che difficilmente potrebbero avere successo di pubblico debbano avere la possibilità di essere aiutati.
Salta poi agli occhi che  la normativa sulla Film Commission è ancora lettera morta; non si comprende quando e se nascerà l'organismo associativo "Sardegna Film Commission", quando sarà nominato il suo direttore (ex art. 2) e soprattutto se qualcuno stia lavorando al progetto e con quali competenze. Non vorremmo si ripetesse l'errore di non affidarsi a figure professionali di esperienza che conoscano e studino gli esempi di altre regioni più avanzate.

Per quanto riguarda le produzioni venerdì 18 dicembre la commissione cultura del Consiglio Regionale dovrebbe esaminare la delibera che prevede la nomina della commissione tecnico artistica (prevista all’art.11) composta da Mario Mazzarotto (produttore), Eugenio Cappuccio (regista), Alessandra Lentini (esperto in materie economiche), Heedrun Schleef (sceneggiatrice) e Lucia Cardone (docente universitaria), queste ultime già presenti anche nella precedente legislatura.

Aspettiamo l’esito della riunione anche se ci pare che i consiglieri regionali non abbiano nessuna fretta.
Forse, non hanno compreso il dramma di tanti giovani che per mestiere fanno i registi nonché l'importanza che il cinema può avere per la Sardegna.

Dobbiamo ammettere che, in questo, l'attuale Giunta non si sta distinguendo dalla precedente, che sembrava aver dato tanto importanza al cinema per poi partorire un topolino e che nel frattempo continuò a finanziare progetti cinematografici in maniera arbitraria e discrezionale. Anche la Giunta Cappellacci, infatti, fuori dalla legge, ha assegnato 20mila euro a "Per Sofia" e 250mila a "Su Re" molti di più di quanto consente la legge, che ora, a seguito delle modifiche, prevede un tetto massimo per ogni film di 100mila euro e 120mila euro per le opere prime e seconde.
 
Inutile dire che nulla abbiamo contro la Paganelli o contro Columbu. L’una ha ricevuto  una somma esigua e l’altro da 10 anni è alla ricerca di finanziamenti per il suo progetto. I nostri servizi danno la misura di quanto apprezziamo la fatica e il lavoro di entrambi. Tuttavia non approviamo la politica dell'improvvisazione che penalizza quanti, magari meno conosciuti o intraprendenti, sono ancora al palo, pur avendo proceduto secondo quanto previsto dalla normativa.
Speriamo dunque e ci auguriamo che, messa in piedi la commissione, da ora innanzi ci siano regole certe per tutti e si applichi la legge, almeno sinché la stessa, come auspichiamo vivamente senza stancarci di ripeterlo, non venga totalmente modificata al fine di istituire un organo autonomo competente che gestisca il denaro pubblico in maniera professionale occupandosi del cinema nel suo complesso e coordinando tutte le attività necessariamente collegate: dalla Film Commission alla produzione e promozione dei film sino alla didattica, ai festival e alle rassegne. Solo così secondo noi, infatti, la Sardegna potrà essere competitiva e stare sulla scena mondiale con autorevolezza.

Noi di Cinemecum più volte abbiamo sollecitato un dibattito e invitato gli interessati a inviarci la loro adesione per sottoscrivere un manifesto comune. Ma in Sardegna mettere insieme i famosi “chentu berrittas” non è impresa facile e anche noi alla fine, ci siamo messi da parte. Ora ci è stata offerta un' occasione: la Giunta ci ha chiamato a partecipare alla Consulta per il cinema, la commissione prevista all'art. 22, che dovrebbe pronunciarsi su tutti i programmi di spesa per gli interventi previsti dalla legge. Sarà formata dalla sottoscritta, da Elisabetta Randaccio,  Francesco Casu,  Rosanna Castangia, il direttore dell’ I.S.R.E e l’Assessore Regionale alla Cultura (Delibera n°53/46 del 4.12.2009). E' un organo senza alcun potere concreto e sul quale, come sul resto della legge così come è, non riponiamo molta fiducia. Con molti dubbi, quindi, dettati anche dal fatto che dovremo rinunciare a richiedere i finanziamenti regionali con la legge cinema (peraltro sin ora mai ottenuti), abbiamo accolto l'invito, nella speranza di poter far sentire la nostra voce e incanalare il dibattito e le riforme verso un cammino di vero progresso che finalmente ci avvicini a quanto accade in altri paesi e regioni dove il cinema è valorizzato e spesso ricambia con grandi vantaggi economici e promozionali.

Speriamo, dunque, di avere presto buone notizie e di poter incontrare personalmente il Presidente della Giunta e l'Assessore alla Cultura  per sentire  e farvi conoscere  intenzioni e progetti. Intanto auguriamo loro buon lavoro e  a tutti buone feste. Appuntamento a mercoledì 13 gennaio con il prossimo numero di Cinemecum.

di Enrica Anedda

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